Come fare un impianto elettrico zootecnico

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Punto Luce /
18/01/2018

Un impianto elettrico zootecnico è un impianto pensato in un ambiente dove, poi, troveranno posto gli animali. Questo tipo di struttura non si organizza “a caso”, ma segue tutta una serie di normative. Per i materiali, invece, c’è lo shop dedicato. Ecco quali sono queste leggi.

Cos’è un impianto elettrico zootecnico

L’impianto serve in un ambiente dove si custodiscono gli animali. In una stalla, per esempio, sarà necessario che le prese siano ben distanti dalla zona dove si trovano gli animali, così come, invece, deve essere facile per l’uomo accendere la luce o far funzionare i materiali di produzione.

Questo comporta una serie di attenzioni, ovvero servono dei collegamenti equipotenziali supplementari per maggiore sicurezza. In alternativa, si può installare una griglia metallica elettro-saldata. Così, non ci saranno problemi per la messa a terra. Il dispersore, poi, dovrà essere pensato con materiali di qualità, che resistano alla corrosione.

Anche la tensione di contatto scende da 50 V a 25 V. Naturalmente, i quadri elettrici andranno protetti, così non ci sarà il rischio di fare danni inavvertitamente. Per questo, una delle soluzioni è interrare, oppure installarli con particolari sistemi.

Ogni volta che ci si può trovare con il rischio di corrosione o di aumento di calore, si deve provvedere a isolare in modo ottimale ogni parte del circuito.

Infine, l’impianto deve provvedere anche all’alimentazione elettrica straordinaria dei macchinari a contatto con gli animali. Per esempio, se ci sono delle mangiatoie, queste devono essere resistenti per non danneggiarsi e non ferire l’animale. In più, devono essere collegate a un alimentatore di emergenza, che si attiva da solo in caso di blackout.

Le normative da seguire

Tutti questi elementi andranno presi in esame da un progettista, che dovrà seguire la normativa CEI 64 (a partire dal capitolo 8). Questa normativa si occupa di tutti i tipi di edificio e del tipo di impianto che serve in base al lavoro da svolgere.

Quindi, anche l’impianto elettrico zootecnico ha la sua sezione dedicata. Purtroppo, si tratta di un lavoro che non si può fare da soli. Il progettista è, però, responsabile di quello che fa e si pone come garanzia sul progetto svolto.

Contattandolo, si ha la certezza che le normative siano rispettate ad hoc.

Ovviamente, è importante che i materiali elettrici siano di alta qualità e rispettino le normative, riportando i codici che evidenziano il materiale sicuro. Non si parla ora solo della CE, ma anche, per esempio, del IP44 come livello di protezione nei circuiti elettrici.

Come procedere per fare un impianto elettrico zootecnico

Prima di tutto, è necessario valutare il progetto con progettista, ma anche elettricista, costruttore, e tutto il team di lavoro. Una volta firmato il preventivo, si passeranno ai lavori in tempi rapidi. Un impianto elettrico zootecnico di solito è interrato a bassa profondità (massima 1 metro), ma permette di inserire anche sistemi di illuminazione di emergenza (obbligatori per legge).

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