Nel 2025 le pompe di calore si confermano tra le soluzioni più efficienti e sostenibili per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti domestici. Grazie ai continui aggiornamenti normativi e agli incentivi fiscali come l’Ecobonus, sempre più famiglie e professionisti valutano l’installazione di impianti aria-acqua, aria-aria o geotermici, alla ricerca del miglior compromesso tra risparmio energetico e comfort abitativo. Le pompe di calore offrono diversi vantaggi tra cui una riduzione del consumo di combustibili fossili, ed un conseguente risparmio in termini di risorse e costi.
Questa guida completa ti aiuta a capire come scegliere la pompa di calore più adatta alle tue esigenze, analizzando efficienza (COP e EER), tipologie impiantistiche, costi di installazione, agevolazioni 2025 e consigli utili sulla manutenzione ordinaria.
Che tu sia un privato in cerca di risparmio o un tecnico del settore, qui troverai tutte le informazioni più aggiornate per orientarti nel mondo delle pompe di calore 2025.
Efficienza energetica e COP: come scegliere la pompa di calore giusta
Quando si parla di pompe di calore 2025, uno degli aspetti fondamentali da considerare è l’efficienza energetica, spesso espressa attraverso due indicatori chiave: COP (coefficiente di Prestazione in riscaldamento) e EER ( Rapporto di Efficienza Energetica in raffrescamento). Il COP rappresenta il rapporto tra l’energia termica prodotta e l’energia elettrica consumata. Ad esempio, una pompa di calore con COP 4 produce 4 kWh di calore per ogni 1 kWh di elettricità consumato: più alto è il COP, maggiore è l’efficienza. Si tratta di un indice fondamentale nel 2025, poiché molti incentivi fiscali e certificazioni energetiche fanno riferimento al COP per determinare l’accesso ai benefici.
Tipologie di pompe di calore: aria-aria, aria-acqua o geotermica?
Nel 2025 la scelta della tipologia di pompa di calore è cruciale per garantire il massimo rendimento energetico. Esistono diverse soluzioni sul mercato, vediamo insieme quali sono le tre principali:
Pompa di calore aria-aria (tecnologia alla base di molti dei moderni condizionatori d’aria)
- Funzionamento: preleva calore dall’aria esterna e lo trasferisce direttamente all’aria interna, tramite split o unità canalizzate.
- Ideale per: climatizzazione (riscaldamento e raffrescamento) in abitazioni senza impianti idronici (impianti ad acqua).
- Pro: basso costo d’installazione, adatta per ristrutturazioni leggere.
- Contro: meno efficace nelle zone molto fredde, non produce acqua calda sanitaria (ACS) senza l’installazione di altri apparecchi.

Pompa di calore aria-acqua
- Funzionamento: estrae calore dall’aria esterna per riscaldare un fluido che circola in radiatori, pannelli radianti o ventilconvettori.
- Ideale per: abitazioni con impianti idronici (impianti ad acqua), anche per produzione di ACS.
- Pro: buona efficienza in quasi tutte le zone climatiche, incentivi disponibili.
- Contro: resa leggermente inferiore in climi rigidi senza integrazione elettrica.

Pompa di calore geotermica
- Funzionamento: utilizza il calore stabile del sottosuolo (tramite sonde verticali o orizzontali) per climatizzare e produrre ACS.
- Ideale per: nuove costruzioni o edifici con ampi spazi esterni per la posa delle sonde.
- Pro: efficienza altissima e costante (anche con SCOP > 5), ideale per edifici nZEB (Edifici a Energia Quasi Zero).
- Contro: costi iniziali elevati e necessità di autorizzazioni locali.

Incentivi fiscali e Ecobonus 2025: cosa sapere prima di installare una pompa di calore
Installare una pompa di calore nel 2025 è una scelta sempre più conveniente, anche grazie al supporto di incentivi statali che ne rendono l’acquisto e la posa più accessibili. Tra le principali agevolazioni disponibili spicca l’Ecobonus, che consente di ottenere una detrazione fiscale fino al 65% delle spese sostenute per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con sistemi a pompa di calore ad alta efficienza. Per accedere a questa misura è necessario che l’intervento rispetti specifici requisiti tecnici, tra cui il raggiungimento di determinati valori di efficienza stagionale (COP), oltre alla presentazione di una documentazione completa, come l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) e le fatture pagate tramite bonifico “parlante”.
In alternativa o in aggiunta, è possibile richiedere il Conto Termico 2.0, un incentivo gestito dal GSE che prevede un rimborso diretto in conto corrente, spesso erogato entro pochi mesi dalla conclusione dei lavori. Gli incentivi vengono corrisposti sotto forma di rate annuali costanti, distribuite in un periodo compreso tra 2 e 5 anni, a seconda della tipologia e della dimensione dell’intervento. Tuttavia, se l’importo del beneficio complessivamente riconosciuto non supera i 5.000 euro, il pagamento può avvenire in un’unica soluzione. Questo strumento è particolarmente indicato per chi desidera ottenere un ritorno economico più rapido e per chi sostituisce impianti obsoleti con nuove soluzioni ad alta efficienza energetica. Per avere maggiori informazioni sul Conto Termico puoi fare riferimento al sito del GSE.
Accanto agli incentivi nazionali, nel 2025 molte Regioni italiane stanno promuovendo bandi specifici per l’efficienza energetica domestica, destinati a famiglie e imprese. Questi contributi, spesso cumulabili con quelli statali, coprono parte delle spese di acquisto e installazione e sono rivolti in particolare a chi abbina la pompa di calore a impianti fotovoltaici o a sistemi di accumulo.
Conclusioni
Nel contesto attuale di transizione energetica e attenzione crescente all’efficienza abitativa, le pompe di calore rappresentano una soluzione concreta e moderna per migliorare il comfort domestico riducendo l’impatto ambientale. Il 2025 si conferma un anno strategico per adottare questa tecnologia: le normative europee e italiane spingono con forza verso sistemi più sostenibili, mentre il mercato offre una gamma sempre più ampia di impianti ad alta efficienza, adatti sia alle nuove costruzioni che agli interventi di ristrutturazione.
Saper scegliere la tipologia di pompa di calore più adatta, valutare correttamente l’efficienza energetica attraverso parametri come COP e EER, e conoscere le opportunità offerte da Ecobonus, Conto Termico e altri incentivi è fondamentale per un investimento consapevole e lungimirante. Inoltre, l’evoluzione dei sistemi ibridi e la possibilità di integrazione con impianti fotovoltaici rendono questi dispositivi ancora più vantaggiosi dal punto di vista ambientale ed economico.