Come fare un impianto elettrico per il bagno

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09/06/2015

Dopo aver visto come fare un impianto elettrico per la cucina, oggi scopriremo quali sono i passi da seguire per fare un impianto elettrico nel bagno, sicuro e in regola con le normative.

Rispetto agli altri ambienti, il bagno ha bisogno di un impianto elettrico ancora più sicuro per la presenza di doccia e vasca da bagno. Prima di mettere prese, punti luce, lampadari ed elettrodomestici, un elettricista deve preparare un progetto che tenga conto delle esigenze del proprietario, ma soprattutto la sicurezza: così come per l’impianto casalingo del resto della casa, anche in questo caso è caldamente sconsigliato il fai da te.

Impianto elettrico in bagno: norme stringenti per evitare ogni rischio

impianto_elettrico_bagnoLa parte 701 della norma CEI 64-8, “Locali contenenti bagni o docce”, indica direttive precise per l’impianto elettrico nei bagni con vasca o doccia. Questi, infatti, sono considerati ambienti particolarmente a rischio, e il motivo è facile da capire: acqua ed elettricità sono una combinazione letale, perché un corpo bagnato ha una resistenza alla tensione elettrica praticamente nulla e anche l’umidità (pensiamo a un pavimento bagnato) la diminuisce di parecchio. Ecco perché le norme riguardo alla sicurezza dell’impianto elettrico in bagno sono molto rigide: tecnicamente, i locali con bagno e doccia vengono definiti “luoghi a rischio aumentato“.

La già citata norma CEI 64-8 divide il bagno in zone in base alla pericolosità: la zona 0, la zona 1, la zona 2 e la zona 3. Per ogni zona ci sono direttive precise su cosa è possibile installare e cosa no.

Zona 0

La zona 0 è quella più pericolosa: è costituita dal volume della vasca da bagno o del piatto doccia. Per le docce senza piatto l’altezza è di 10 cm e la superficie orizzontale è la stessa della zona 1. Nella zona 0 sono ammesse le condutture, purché incassate a una profondità di più di 5 cm e i cosiddetti “apparecchi utilizzatori” (per esempio, lo scaldacqua o l’illuminazione) purché siano fissi, montati secondo le istruzioni del costruttore e protetti da circuiti SELV, ovvero a bassa tensione (massimo 12V). Sono invece vietati tutti i dispositivi di comando e di protezione.

Zona 1

La zona 1 comprende tutto il volume a partire dal piano doccia fino a un’altezza di 2,25 metri: se il piano doccia supera i 15 centimetri, bisogna misurare dal fondo del piano doccia e non dal pavimento. Nel caso in cui la doccia sia senza piatto, occorre misurare 1 metro e 20 dal centro del soffione installato nelle pareti oppure sul soffitto. Così come nella zona 0, anche nella zona 1 non devono essere installati i dispositivi di comando e di protezione, fatta eccezione per i già citati interruttori di circuiti SELV, a bassissima tensione.

Zona 2

Lo stesso vale per la zona 2, che esiste solo per i bagni con piatto doccia: la sua estensione comprende il volume circostante la vasca da bagno o il piatto doccia esteso fino a 60 centimetri in orizzontale e fino a 2,25 m in verticale, quest’ultima misurata sempre dal pavimento. Nella zona 2 è concesso posizionare scaldacqua elettrici e apparecchi di illuminazione o riscaldamento, ma solo di classe I e II protetti con interruttori differenziali, e  prese per rasoi elettrici con proprio trasformatore di isolamento.

Zona 3

Nella zona 3, che va dal volume esterno alla zona 2 fino a 2 metri e 40 in orizzontale, è possibile mettere cassette di derivazione, prese (con interruttore differenziale), apparecchi utilizzatori, condutture, rispettando sempre le norme generali relative all’impianto civile.

Il grado di protezione dai liquidi va dall’IPX7 della zona all’IPX1 della zona 3. Per una sicurezza ancora maggiore, sono da preferire le prese interbloccanti, che bloccano subito la corrente elettrica in caso di sovraccarico o di pericolo.

Bisogno sottolineare che queste regole valgono per i bagni che hanno una vasca o una doccia: non valgono per quei locali con i soli servizi igienici.

Come si è visto, installare correttamente l’impianto elettrico in un bagno dotato di doccia o vasca è tutt’altro che semplice. Ecco perché è importante affidarsi a un professionista, escludendo senza indugi pericolose soluzioni fai da te. Più che in altri ambienti, la sicurezza va messa prima del proprio gusto estetico o delle proprie esigenze.

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